ECG pediatrico

Sono un medico con ultratrentennale esperienza in Pediatria, Allergologia, Allergologia pediatrica, Omeopatia ed Omotossicologia, Fitogemmoterapia, Agopuntura e Auricoloterapia, Ozonoterapia e Terapia del dolore, Medicina Funzionale e Sistemica

Viale Leonardo da Vinci 112 Portici NA – Tel. 0813411084 – cell. 3385707326

UNICUIQUE SUUM

Servizi

Musica originale per gentile concessione del maestro Cir

“Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze, e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri; i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri
paracelso

“Coloro che si limitano a studiare e a trattare gli effetti della malattia sono come persone che si immaginano di poter mandar via l’inverno spazzando la neve sulla soglia della loro porta. Non è la neve che causa l’inverno, ma l’inverno che causa la neve”

Paracelso

Il ciarlatano studia le malattie negli organi malati, dove non trova che gli effetti, rimanendo ignorante per quello che riguarda le cause. Il vero medico studia le cause delle malattie, studiando l’uomo universale”

Paracelso

“Non è la materia che genera il pensiero, ma è il pensiero che genera la materia”

“Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.”

“Verrà il secolo in cui l’uomo scoprirà forze potenti nella natura.”

Giordano Bruno

L’elettrocardiogramma continua ad essere un test di grande importanza per la diagnosi e l’evoluzione di cardiopatie congenite, aritmie o altre malattie cardiache durante l’età pediatrica.

principi di base degli elettrocardiogrammi pediatrici sono uguali a quelli degli adulti, ma per i bambini l’ECG ha caratteristiche specifiche, condizionati soprattutto dall’età del paziente.

In questo articolo cercheremo di fornirti tutti gli strumenti per la corretta realizzazione e interpretazione di un elettrocardiogramma pediatrico e delle sue differenze rispetto a quello dell’adulto.


Come eseguire un elettrocardiogramma su un bambino?

L’elettrocardiogramma su un bambino viene eseguito in modo simile a quello su un adulto.

I 10 elettrodi vengono posizionati nelle loro normali posizioni e vengono fatti tentativi per impedire al bambino di muoversi durante l’acquisizione dell’ECG (questa è la parte difficile).

Gli elettrodi delle estremità possono essere posizionati nel busto per ridurre l’artefatti da movimento. Nei neonati e nei bambini, le derivazioni destre V3R e V4R devono essere analizzate anche per studiare meglio il ventricolo destro.

Una volta fatto, l’elettrocardiogramma deve essere controllato prima di rimuovere gli elettrodi, assicurandosi che la calibrazione dell’elettrocardiogramma sia corretta e che non vi siano artefatti o derivazioni registrate in modo errato.

L’elettrocardiogramma di un bambino ha caratteristiche diverse da quelle dell’adulto. Queste differenze sono più marcate nel neonato e con il passare degli anni variano fino all’adolescenza.

Nel neonato c’è una predominanza del ventricolo destro sul ventricolo sinistro a causa della circolazione fetale. L’elettrocardiogramma mostra:

Elettrocardiogramma di un neonato:

  • Frequenza cardiaca compresa tra 90 e 160 bpm.
  • Deviazione dell’asse cardiaco verso destra.
  • Onde R alte in V1 e onde S profonde in V6.
  • Durata più breve delle onde e degli intervalli.
  • Le onde T positive nelle derivazioni precordiali alla nascita, diventando negative in V1-V3 dopo la prima settimana di vita.
  • Onde Q profonde nelle derivazioni inferiori e V5-V6.

Variazioni dell’elettrocardiogramma pediatrico con l’età

Asse cardiaco: la direzione dell’asse del QRS si sposta fino a tornare alla normalità, fra i -30° e i 90°.

Derivazioni precordiali: l’onda R di V1 e l’onda S di V6 si rimpiccioliscono, mentre l’onda S di V1 e l’onda R di V6 aumentano.

Frequenza cardiaca: man mano che il bambino cresce, la& frequenza cardiaca diminuisce. Nell’adulto sano è tra 60 e 100 bpm.

Durata delle onde e gli intervalli: la durata delle onde e gli intervalli dell’elettrocardiogramma aumentano con l’età (onde più ampie e intervalli più lunghi).

Onda T: l’onda T è positiva nelle derivazioni precordiali nel neonato, ma dopo la prima settimana di vita diventa negativa in V1-V3 e persiste fino all’adolescenza, e persino nei giovani adulti (morfologia di onda T giovanile).

Per una corretta analisi di un elettrocardiogramma pediatrico è essenziale tenere conto dell’età del paziente e anche conoscere i valori normali di ogni età.

Elettrocardiogramma di un bambino sano

 

Elettrocardiogramma di un bambino sano di due anni:
Aritmia sinusale con frequenza cardiaca di 76 bpm, onde T negative nelle derivazioni V1-V3, asse cardiaco a 90º.

Valori normali di un elettrocardiogramma pediatrico

Nella tabella seguente sarai in grado di osservare i valori normali della frequenza cardiaca, dell’asse cardiaco, della durata delle onde e degli intervalli e dell’ampiezza delle onde R e S in V1 e V6 in ciascuna fascia di età pediatrica.

Età 0-7 giorni 8-30 giorni 1-6 mesi 6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni 10-15 anni adulto
FC (bpm) 90 a 160 100 a 175 110 a 180 70 a 160 65 a 140 60 a 130 60 a 100
PR (ms) 80 a 150 50 a 150 80 a 150 90 a 180 100 a 200
Eje (º) 70 a 180 45 a 160 10 a 120 10 a 110 5 a 110
QRS (ms) 40 a 70 45 a 80 50 a 90 60 a 90
QRS V1 (mV)
Q Non deve esistere onda Q
R 0,5 a 2,5 0,3 a 2,0 0,2 a 2,0 0,2 a 1,8 0,1 a 1,5 0,1 a 1,2 0,1 a 0,6
S 0 a 2,2 0 a 1,6 0 a 1,5 0,1 a 2,0 0,3 a 2,1 0,3 a 2,2 0,3 a 1,3
T -0,3 a 0,3 -0,6 a -0,1 -0,6 a 2 -0,4 a 0,3 -0,2 a 0,2
QRS V6 (mV)
Q 0 a 0,2 0 a 0,3 0 a 0,4 0 a 0,3 0 a 0,2
R 0,1 a 1,2 0,1 a 1,7 0,3 a 2,0 0,5 a 2,2 0,6 a 2,2 0,8 a 2,5 0,8 a 2,4 0,5 a 1,8
S 0 a 0,9 0 a 0,7 0 a 0,6 0 a 0,4 0 a 0,2

Altre anomalie non patologiche dell’ECG dei bambini

Nell’elettrocardiogramma dei bambini è comune trovare anomalie che sono considerate non patologiche.

Aritmia sinusale: variazione della frequenza cardiaca (intervali P-P) con la respirazione. La presenza di aritmia sinusale è frequente nei bambini, adolescenti e giovani adulti, senza che questo significhi alterazione.

Pacemaker atriale migrante: alternanza di onde P sinusali con onde P ectopiche, ossia, onde P di diversa morfologia nella stessa derivazione. L’intervallo PR può anche essere variabile se il focus ectopico si trova nella regione inferiore degli atri. La sua causa principale è un aumento del tono vagale. Non rappresenta la patologia e di solito non richiede un trattamento.

Extrasistole sopraventricolari: Presenza di complessi QRS prematuri che possono essere preceduti da un’onda P non sinusale (origine atriale) o meno (origine nel nodo AV). Non hanno alcun significato patologico, sebbene possano causare sintomi.

Morfologia RSR’ in V1: la morfologia di blocco di branca destra incompleto è frequente nei bambini e nei giovani senza cardiopatia. Sebbene sia accompagnato da un soffio al cuore, dovrebbe essere escluso un difetto del setto atriale.

Blocco atrioventricolare di primo grado: si può osservare in bambini con aumento del tono vagale (non patologico) (vedi blocchi atrioventricolari).

Ripolarizzazione precoce: elevazione del tratto ST con slargamento o incisura del punto J o presenza di onda J. È comune negli adolescenti e nei giovani atleti. Non ha alcun significato patologico, sebbene in alcuni studi sia stato associato al rischio di aritmie ventricolari (vedi ripolarizzazione precoce).

 

Curriculum vitae

  • Laureato in Medicina e Chirurgia con lode Università Federico II di Napoli
  • Specialista in Pediatria preventiva e Puericultura con lode (Università Federico II di Napoli)
  • Perfezionato in Allergologia e Immunologia Pediatrica (Università di Perugia)
  • Diploma di Medico esperto in Omeopatia clinica e discipline integrate (AIOT)
  • Diploma di terapia Omeopatica (DTO CEDH)
  • Diploma di Medico esperto in Medicina Sistemica (AIMES)
  • Diploma di Medicina Biointegrata (Biogroup)
  • Diploma di medico esperto in Micoterapia
  • Diploma di alta formazione in Fitogemmoterapia
  • Master in Diagnostica e Terapia delle patologie delle vie aeree superiori
  • Master in Nutrizione pediatrica
  • Master in Agopuntura auricolare
  • Perfezionato in agopuntura e tecniche omeoterapiche
  • Corso di formazione in Ozonoterapia

L’elettrocardiogramma continua ad essere un test di grande importanza per la diagnosi e l’evoluzione di cardiopatie congenite, aritmie o altre malattie cardiache durante l’età pediatrica.

principi di base degli elettrocardiogrammi pediatrici sono uguali a quelli degli adulti, ma per i bambini l’ECG ha caratteristiche specifiche, condizionati soprattutto dall’età del paziente.

In questo articolo cercheremo di fornirti tutti gli strumenti per la corretta realizzazione e interpretazione di un elettrocardiogramma pediatrico e delle sue differenze rispetto a quello dell’adulto.


Come eseguire un elettrocardiogramma su un bambino?

L’elettrocardiogramma su un bambino viene eseguito in modo simile a quello su un adulto.

I 10 elettrodi vengono posizionati nelle loro normali posizioni e vengono fatti tentativi per impedire al bambino di muoversi durante l’acquisizione dell’ECG (questa è la parte difficile).

Gli elettrodi delle estremità possono essere posizionati nel busto per ridurre l’artefatti da movimento. Nei neonati e nei bambini, le derivazioni destre V3R e V4R devono essere analizzate anche per studiare meglio il ventricolo destro.

Una volta fatto, l’elettrocardiogramma deve essere controllato prima di rimuovere gli elettrodi, assicurandosi che la calibrazione dell’elettrocardiogramma sia corretta e che non vi siano artefatti o derivazioni registrate in modo errato.

L’elettrocardiogramma di un bambino ha caratteristiche diverse da quelle dell’adulto. Queste differenze sono più marcate nel neonato e con il passare degli anni variano fino all’adolescenza.

Nel neonato c’è una predominanza del ventricolo destro sul ventricolo sinistro a causa della circolazione fetale. L’elettrocardiogramma mostra:

Elettrocardiogramma di un neonato:

  • Frequenza cardiaca compresa tra 90 e 160 bpm.
  • Deviazione dell’asse cardiaco verso destra.
  • Onde R alte in V1 e onde S profonde in V6.
  • Durata più breve delle onde e degli intervalli.
  • Le onde T positive nelle derivazioni precordiali alla nascita, diventando negative in V1-V3 dopo la prima settimana di vita.
  • Onde Q profonde nelle derivazioni inferiori e V5-V6.

Variazioni dell’elettrocardiogramma pediatrico con l’età

Asse cardiaco: la direzione dell’asse del QRS si sposta fino a tornare alla normalità, fra i -30° e i 90°.

Derivazioni precordiali: l’onda R di V1 e l’onda S di V6 si rimpiccioliscono, mentre l’onda S di V1 e l’onda R di V6 aumentano.

Frequenza cardiaca: man mano che il bambino cresce, la& frequenza cardiaca diminuisce. Nell’adulto sano è tra 60 e 100 bpm.

Durata delle onde e gli intervalli: la durata delle onde e gli intervalli dell’elettrocardiogramma aumentano con l’età (onde più ampie e intervalli più lunghi).

Onda T: l’onda T è positiva nelle derivazioni precordiali nel neonato, ma dopo la prima settimana di vita diventa negativa in V1-V3 e persiste fino all’adolescenza, e persino nei giovani adulti (morfologia di onda T giovanile).

Per una corretta analisi di un elettrocardiogramma pediatrico è essenziale tenere conto dell’età del paziente e anche conoscere i valori normali di ogni età.

Elettrocardiogramma di un bambino sano

 

Elettrocardiogramma di un bambino sano di due anni:
Aritmia sinusale con frequenza cardiaca di 76 bpm, onde T negative nelle derivazioni V1-V3, asse cardiaco a 90º.

Valori normali di un elettrocardiogramma pediatrico

Nella tabella seguente sarai in grado di osservare i valori normali della frequenza cardiaca, dell’asse cardiaco, della durata delle onde e degli intervalli e dell’ampiezza delle onde R e S in V1 e V6 in ciascuna fascia di età pediatrica.

Età 0-7 giorni 8-30 giorni 1-6 mesi 6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni 10-15 anni adulto
FC (bpm) 90 a 160 100 a 175 110 a 180 70 a 160 65 a 140 60 a 130 60 a 100
PR (ms) 80 a 150 50 a 150 80 a 150 90 a 180 100 a 200
Eje (º) 70 a 180 45 a 160 10 a 120 10 a 110 5 a 110
QRS (ms) 40 a 70 45 a 80 50 a 90 60 a 90
QRS V1 (mV)
Q Non deve esistere onda Q
R 0,5 a 2,5 0,3 a 2,0 0,2 a 2,0 0,2 a 1,8 0,1 a 1,5 0,1 a 1,2 0,1 a 0,6
S 0 a 2,2 0 a 1,6 0 a 1,5 0,1 a 2,0 0,3 a 2,1 0,3 a 2,2 0,3 a 1,3
T -0,3 a 0,3 -0,6 a -0,1 -0,6 a 2 -0,4 a 0,3 -0,2 a 0,2
QRS V6 (mV)
Q 0 a 0,2 0 a 0,3 0 a 0,4 0 a 0,3 0 a 0,2
R 0,1 a 1,2 0,1 a 1,7 0,3 a 2,0 0,5 a 2,2 0,6 a 2,2 0,8 a 2,5 0,8 a 2,4 0,5 a 1,8
S 0 a 0,9 0 a 0,7 0 a 0,6 0 a 0,4 0 a 0,2

Altre anomalie non patologiche dell’ECG dei bambini

Nell’elettrocardiogramma dei bambini è comune trovare anomalie che sono considerate non patologiche.

Aritmia sinusale: variazione della frequenza cardiaca (intervali P-P) con la respirazione. La presenza di aritmia sinusale è frequente nei bambini, adolescenti e giovani adulti, senza che questo significhi alterazione.

Pacemaker atriale migrante: alternanza di onde P sinusali con onde P ectopiche, ossia, onde P di diversa morfologia nella stessa derivazione. L’intervallo PR può anche essere variabile se il focus ectopico si trova nella regione inferiore degli atri. La sua causa principale è un aumento del tono vagale. Non rappresenta la patologia e di solito non richiede un trattamento.

Extrasistole sopraventricolari: Presenza di complessi QRS prematuri che possono essere preceduti da un’onda P non sinusale (origine atriale) o meno (origine nel nodo AV). Non hanno alcun significato patologico, sebbene possano causare sintomi.

Morfologia RSR’ in V1: la morfologia di blocco di branca destra incompleto è frequente nei bambini e nei giovani senza cardiopatia. Sebbene sia accompagnato da un soffio al cuore, dovrebbe essere escluso un difetto del setto atriale.

Blocco atrioventricolare di primo grado: si può osservare in bambini con aumento del tono vagale (non patologico) (vedi blocchi atrioventricolari).

Ripolarizzazione precoce: elevazione del tratto ST con slargamento o incisura del punto J o presenza di onda J. È comune negli adolescenti e nei giovani atleti. Non ha alcun significato patologico, sebbene in alcuni studi sia stato associato al rischio di aritmie ventricolari (vedi ripolarizzazione precoce).

 

L’elettrocardiogramma continua ad essere un test di grande importanza per la diagnosi e l’evoluzione di cardiopatie congenite, aritmie o altre malattie cardiache durante l’età pediatrica.

principi di base degli elettrocardiogrammi pediatrici sono uguali a quelli degli adulti, ma per i bambini l’ECG ha caratteristiche specifiche, condizionati soprattutto dall’età del paziente.

In questo articolo cercheremo di fornirti tutti gli strumenti per la corretta realizzazione e interpretazione di un elettrocardiogramma pediatrico e delle sue differenze rispetto a quello dell’adulto.


Come eseguire un elettrocardiogramma su un bambino?

L’elettrocardiogramma su un bambino viene eseguito in modo simile a quello su un adulto.

I 10 elettrodi vengono posizionati nelle loro normali posizioni e vengono fatti tentativi per impedire al bambino di muoversi durante l’acquisizione dell’ECG (questa è la parte difficile).

Gli elettrodi delle estremità possono essere posizionati nel busto per ridurre l’artefatti da movimento. Nei neonati e nei bambini, le derivazioni destre V3R e V4R devono essere analizzate anche per studiare meglio il ventricolo destro.

Una volta fatto, l’elettrocardiogramma deve essere controllato prima di rimuovere gli elettrodi, assicurandosi che la calibrazione dell’elettrocardiogramma sia corretta e che non vi siano artefatti o derivazioni registrate in modo errato.

L’elettrocardiogramma di un bambino ha caratteristiche diverse da quelle dell’adulto. Queste differenze sono più marcate nel neonato e con il passare degli anni variano fino all’adolescenza.

Nel neonato c’è una predominanza del ventricolo destro sul ventricolo sinistro a causa della circolazione fetale. L’elettrocardiogramma mostra:

Elettrocardiogramma di un neonato:

  • Frequenza cardiaca compresa tra 90 e 160 bpm.
  • Deviazione dell’asse cardiaco verso destra.
  • Onde R alte in V1 e onde S profonde in V6.
  • Durata più breve delle onde e degli intervalli.
  • Le onde T positive nelle derivazioni precordiali alla nascita, diventando negative in V1-V3 dopo la prima settimana di vita.
  • Onde Q profonde nelle derivazioni inferiori e V5-V6.

Variazioni dell’elettrocardiogramma pediatrico con l’età

Asse cardiaco: la direzione dell’asse del QRS si sposta fino a tornare alla normalità, fra i -30° e i 90°.

Derivazioni precordiali: l’onda R di V1 e l’onda S di V6 si rimpiccioliscono, mentre l’onda S di V1 e l’onda R di V6 aumentano.

Frequenza cardiaca: man mano che il bambino cresce, la& frequenza cardiaca diminuisce. Nell’adulto sano è tra 60 e 100 bpm.

Durata delle onde e gli intervalli: la durata delle onde e gli intervalli dell’elettrocardiogramma aumentano con l’età (onde più ampie e intervalli più lunghi).

Onda T: l’onda T è positiva nelle derivazioni precordiali nel neonato, ma dopo la prima settimana di vita diventa negativa in V1-V3 e persiste fino all’adolescenza, e persino nei giovani adulti (morfologia di onda T giovanile).

Per una corretta analisi di un elettrocardiogramma pediatrico è essenziale tenere conto dell’età del paziente e anche conoscere i valori normali di ogni età.

Elettrocardiogramma di un bambino sano

 

Elettrocardiogramma di un bambino sano di due anni:
Aritmia sinusale con frequenza cardiaca di 76 bpm, onde T negative nelle derivazioni V1-V3, asse cardiaco a 90º.

Valori normali di un elettrocardiogramma pediatrico

Nella tabella seguente sarai in grado di osservare i valori normali della frequenza cardiaca, dell’asse cardiaco, della durata delle onde e degli intervalli e dell’ampiezza delle onde R e S in V1 e V6 in ciascuna fascia di età pediatrica.

Età 0-7 giorni 8-30 giorni 1-6 mesi 6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni 10-15 anni adulto
FC (bpm) 90 a 160 100 a 175 110 a 180 70 a 160 65 a 140 60 a 130 60 a 100
PR (ms) 80 a 150 50 a 150 80 a 150 90 a 180 100 a 200
Eje (º) 70 a 180 45 a 160 10 a 120 10 a 110 5 a 110
QRS (ms) 40 a 70 45 a 80 50 a 90 60 a 90
QRS V1 (mV)
Q Non deve esistere onda Q
R 0,5 a 2,5 0,3 a 2,0 0,2 a 2,0 0,2 a 1,8 0,1 a 1,5 0,1 a 1,2 0,1 a 0,6
S 0 a 2,2 0 a 1,6 0 a 1,5 0,1 a 2,0 0,3 a 2,1 0,3 a 2,2 0,3 a 1,3
T -0,3 a 0,3 -0,6 a -0,1 -0,6 a 2 -0,4 a 0,3 -0,2 a 0,2
QRS V6 (mV)
Q 0 a 0,2 0 a 0,3 0 a 0,4 0 a 0,3 0 a 0,2
R 0,1 a 1,2 0,1 a 1,7 0,3 a 2,0 0,5 a 2,2 0,6 a 2,2 0,8 a 2,5 0,8 a 2,4 0,5 a 1,8
S 0 a 0,9 0 a 0,7 0 a 0,6 0 a 0,4 0 a 0,2

Altre anomalie non patologiche dell’ECG dei bambini

Nell’elettrocardiogramma dei bambini è comune trovare anomalie che sono considerate non patologiche.

Aritmia sinusale: variazione della frequenza cardiaca (intervali P-P) con la respirazione. La presenza di aritmia sinusale è frequente nei bambini, adolescenti e giovani adulti, senza che questo significhi alterazione.

Pacemaker atriale migrante: alternanza di onde P sinusali con onde P ectopiche, ossia, onde P di diversa morfologia nella stessa derivazione. L’intervallo PR può anche essere variabile se il focus ectopico si trova nella regione inferiore degli atri. La sua causa principale è un aumento del tono vagale. Non rappresenta la patologia e di solito non richiede un trattamento.

Extrasistole sopraventricolari: Presenza di complessi QRS prematuri che possono essere preceduti da un’onda P non sinusale (origine atriale) o meno (origine nel nodo AV). Non hanno alcun significato patologico, sebbene possano causare sintomi.

Morfologia RSR’ in V1: la morfologia di blocco di branca destra incompleto è frequente nei bambini e nei giovani senza cardiopatia. Sebbene sia accompagnato da un soffio al cuore, dovrebbe essere escluso un difetto del setto atriale.

Blocco atrioventricolare di primo grado: si può osservare in bambini con aumento del tono vagale (non patologico) (vedi blocchi atrioventricolari).

Ripolarizzazione precoce: elevazione del tratto ST con slargamento o incisura del punto J o presenza di onda J. È comune negli adolescenti e nei giovani atleti. Non ha alcun significato patologico, sebbene in alcuni studi sia stato associato al rischio di aritmie ventricolari (vedi ripolarizzazione precoce).

 

L’elettrocardiogramma continua ad essere un test di grande importanza per la diagnosi e l’evoluzione di cardiopatie congenite, aritmie o altre malattie cardiache durante l’età pediatrica.

principi di base degli elettrocardiogrammi pediatrici sono uguali a quelli degli adulti, ma per i bambini l’ECG ha caratteristiche specifiche, condizionati soprattutto dall’età del paziente.

In questo articolo cercheremo di fornirti tutti gli strumenti per la corretta realizzazione e interpretazione di un elettrocardiogramma pediatrico e delle sue differenze rispetto a quello dell’adulto.


Come eseguire un elettrocardiogramma su un bambino?

L’elettrocardiogramma su un bambino viene eseguito in modo simile a quello su un adulto.

I 10 elettrodi vengono posizionati nelle loro normali posizioni e vengono fatti tentativi per impedire al bambino di muoversi durante l’acquisizione dell’ECG (questa è la parte difficile).

Gli elettrodi delle estremità possono essere posizionati nel busto per ridurre l’artefatti da movimento. Nei neonati e nei bambini, le derivazioni destre V3R e V4R devono essere analizzate anche per studiare meglio il ventricolo destro.

Una volta fatto, l’elettrocardiogramma deve essere controllato prima di rimuovere gli elettrodi, assicurandosi che la calibrazione dell’elettrocardiogramma sia corretta e che non vi siano artefatti o derivazioni registrate in modo errato.

L’elettrocardiogramma di un bambino ha caratteristiche diverse da quelle dell’adulto. Queste differenze sono più marcate nel neonato e con il passare degli anni variano fino all’adolescenza.

Nel neonato c’è una predominanza del ventricolo destro sul ventricolo sinistro a causa della circolazione fetale. L’elettrocardiogramma mostra:

Elettrocardiogramma di un neonato:

  • Frequenza cardiaca compresa tra 90 e 160 bpm.
  • Deviazione dell’asse cardiaco verso destra.
  • Onde R alte in V1 e onde S profonde in V6.
  • Durata più breve delle onde e degli intervalli.
  • Le onde T positive nelle derivazioni precordiali alla nascita, diventando negative in V1-V3 dopo la prima settimana di vita.
  • Onde Q profonde nelle derivazioni inferiori e V5-V6.

Variazioni dell’elettrocardiogramma pediatrico con l’età

Asse cardiaco: la direzione dell’asse del QRS si sposta fino a tornare alla normalità, fra i -30° e i 90°.

Derivazioni precordiali: l’onda R di V1 e l’onda S di V6 si rimpiccioliscono, mentre l’onda S di V1 e l’onda R di V6 aumentano.

Frequenza cardiaca: man mano che il bambino cresce, la& frequenza cardiaca diminuisce. Nell’adulto sano è tra 60 e 100 bpm.

Durata delle onde e gli intervalli: la durata delle onde e gli intervalli dell’elettrocardiogramma aumentano con l’età (onde più ampie e intervalli più lunghi).

Onda T: l’onda T è positiva nelle derivazioni precordiali nel neonato, ma dopo la prima settimana di vita diventa negativa in V1-V3 e persiste fino all’adolescenza, e persino nei giovani adulti (morfologia di onda T giovanile).

Per una corretta analisi di un elettrocardiogramma pediatrico è essenziale tenere conto dell’età del paziente e anche conoscere i valori normali di ogni età.

Elettrocardiogramma di un bambino sano

 

Elettrocardiogramma di un bambino sano di due anni:
Aritmia sinusale con frequenza cardiaca di 76 bpm, onde T negative nelle derivazioni V1-V3, asse cardiaco a 90º.

Valori normali di un elettrocardiogramma pediatrico

Nella tabella seguente sarai in grado di osservare i valori normali della frequenza cardiaca, dell’asse cardiaco, della durata delle onde e degli intervalli e dell’ampiezza delle onde R e S in V1 e V6 in ciascuna fascia di età pediatrica.

Età 0-7 giorni 8-30 giorni 1-6 mesi 6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni 10-15 anni adulto
FC (bpm) 90 a 160 100 a 175 110 a 180 70 a 160 65 a 140 60 a 130 60 a 100
PR (ms) 80 a 150 50 a 150 80 a 150 90 a 180 100 a 200
Eje (º) 70 a 180 45 a 160 10 a 120 10 a 110 5 a 110
QRS (ms) 40 a 70 45 a 80 50 a 90 60 a 90
QRS V1 (mV)
Q Non deve esistere onda Q
R 0,5 a 2,5 0,3 a 2,0 0,2 a 2,0 0,2 a 1,8 0,1 a 1,5 0,1 a 1,2 0,1 a 0,6
S 0 a 2,2 0 a 1,6 0 a 1,5 0,1 a 2,0 0,3 a 2,1 0,3 a 2,2 0,3 a 1,3
T -0,3 a 0,3 -0,6 a -0,1 -0,6 a 2 -0,4 a 0,3 -0,2 a 0,2
QRS V6 (mV)
Q 0 a 0,2 0 a 0,3 0 a 0,4 0 a 0,3 0 a 0,2
R 0,1 a 1,2 0,1 a 1,7 0,3 a 2,0 0,5 a 2,2 0,6 a 2,2 0,8 a 2,5 0,8 a 2,4 0,5 a 1,8
S 0 a 0,9 0 a 0,7 0 a 0,6 0 a 0,4 0 a 0,2

Altre anomalie non patologiche dell’ECG dei bambini

Nell’elettrocardiogramma dei bambini è comune trovare anomalie che sono considerate non patologiche.

Aritmia sinusale: variazione della frequenza cardiaca (intervali P-P) con la respirazione. La presenza di aritmia sinusale è frequente nei bambini, adolescenti e giovani adulti, senza che questo significhi alterazione.

Pacemaker atriale migrante: alternanza di onde P sinusali con onde P ectopiche, ossia, onde P di diversa morfologia nella stessa derivazione. L’intervallo PR può anche essere variabile se il focus ectopico si trova nella regione inferiore degli atri. La sua causa principale è un aumento del tono vagale. Non rappresenta la patologia e di solito non richiede un trattamento.

Extrasistole sopraventricolari: Presenza di complessi QRS prematuri che possono essere preceduti da un’onda P non sinusale (origine atriale) o meno (origine nel nodo AV). Non hanno alcun significato patologico, sebbene possano causare sintomi.

Morfologia RSR’ in V1: la morfologia di blocco di branca destra incompleto è frequente nei bambini e nei giovani senza cardiopatia. Sebbene sia accompagnato da un soffio al cuore, dovrebbe essere escluso un difetto del setto atriale.

Blocco atrioventricolare di primo grado: si può osservare in bambini con aumento del tono vagale (non patologico) (vedi blocchi atrioventricolari).

Ripolarizzazione precoce: elevazione del tratto ST con slargamento o incisura del punto J o presenza di onda J. È comune negli adolescenti e nei giovani atleti. Non ha alcun significato patologico, sebbene in alcuni studi sia stato associato al rischio di aritmie ventricolari (vedi ripolarizzazione precoce).

 

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La medicina Funzionale

L’elettrocardiogramma continua ad essere un test di grande importanza per la diagnosi e l’evoluzione di cardiopatie congenite, aritmie o altre malattie cardiache durante l’età pediatrica.

principi di base degli elettrocardiogrammi pediatrici sono uguali a quelli degli adulti, ma per i bambini l’ECG ha caratteristiche specifiche, condizionati soprattutto dall’età del paziente.

In questo articolo cercheremo di fornirti tutti gli strumenti per la corretta realizzazione e interpretazione di un elettrocardiogramma pediatrico e delle sue differenze rispetto a quello dell’adulto.


Come eseguire un elettrocardiogramma su un bambino?

L’elettrocardiogramma su un bambino viene eseguito in modo simile a quello su un adulto.

I 10 elettrodi vengono posizionati nelle loro normali posizioni e vengono fatti tentativi per impedire al bambino di muoversi durante l’acquisizione dell’ECG (questa è la parte difficile).

Gli elettrodi delle estremità possono essere posizionati nel busto per ridurre l’artefatti da movimento. Nei neonati e nei bambini, le derivazioni destre V3R e V4R devono essere analizzate anche per studiare meglio il ventricolo destro.

Una volta fatto, l’elettrocardiogramma deve essere controllato prima di rimuovere gli elettrodi, assicurandosi che la calibrazione dell’elettrocardiogramma sia corretta e che non vi siano artefatti o derivazioni registrate in modo errato.

L’elettrocardiogramma di un bambino ha caratteristiche diverse da quelle dell’adulto. Queste differenze sono più marcate nel neonato e con il passare degli anni variano fino all’adolescenza.

Nel neonato c’è una predominanza del ventricolo destro sul ventricolo sinistro a causa della circolazione fetale. L’elettrocardiogramma mostra:

Elettrocardiogramma di un neonato:

  • Frequenza cardiaca compresa tra 90 e 160 bpm.
  • Deviazione dell’asse cardiaco verso destra.
  • Onde R alte in V1 e onde S profonde in V6.
  • Durata più breve delle onde e degli intervalli.
  • Le onde T positive nelle derivazioni precordiali alla nascita, diventando negative in V1-V3 dopo la prima settimana di vita.
  • Onde Q profonde nelle derivazioni inferiori e V5-V6.

Variazioni dell’elettrocardiogramma pediatrico con l’età

Asse cardiaco: la direzione dell’asse del QRS si sposta fino a tornare alla normalità, fra i -30° e i 90°.

Derivazioni precordiali: l’onda R di V1 e l’onda S di V6 si rimpiccioliscono, mentre l’onda S di V1 e l’onda R di V6 aumentano.

Frequenza cardiaca: man mano che il bambino cresce, la& frequenza cardiaca diminuisce. Nell’adulto sano è tra 60 e 100 bpm.

Durata delle onde e gli intervalli: la durata delle onde e gli intervalli dell’elettrocardiogramma aumentano con l’età (onde più ampie e intervalli più lunghi).

Onda T: l’onda T è positiva nelle derivazioni precordiali nel neonato, ma dopo la prima settimana di vita diventa negativa in V1-V3 e persiste fino all’adolescenza, e persino nei giovani adulti (morfologia di onda T giovanile).

Per una corretta analisi di un elettrocardiogramma pediatrico è essenziale tenere conto dell’età del paziente e anche conoscere i valori normali di ogni età.

Elettrocardiogramma di un bambino sano

 

Elettrocardiogramma di un bambino sano di due anni:
Aritmia sinusale con frequenza cardiaca di 76 bpm, onde T negative nelle derivazioni V1-V3, asse cardiaco a 90º.

Valori normali di un elettrocardiogramma pediatrico

Nella tabella seguente sarai in grado di osservare i valori normali della frequenza cardiaca, dell’asse cardiaco, della durata delle onde e degli intervalli e dell’ampiezza delle onde R e S in V1 e V6 in ciascuna fascia di età pediatrica.

Età 0-7 giorni 8-30 giorni 1-6 mesi 6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni 10-15 anni adulto
FC (bpm) 90 a 160 100 a 175 110 a 180 70 a 160 65 a 140 60 a 130 60 a 100
PR (ms) 80 a 150 50 a 150 80 a 150 90 a 180 100 a 200
Eje (º) 70 a 180 45 a 160 10 a 120 10 a 110 5 a 110
QRS (ms) 40 a 70 45 a 80 50 a 90 60 a 90
QRS V1 (mV)
Q Non deve esistere onda Q
R 0,5 a 2,5 0,3 a 2,0 0,2 a 2,0 0,2 a 1,8 0,1 a 1,5 0,1 a 1,2 0,1 a 0,6
S 0 a 2,2 0 a 1,6 0 a 1,5 0,1 a 2,0 0,3 a 2,1 0,3 a 2,2 0,3 a 1,3
T -0,3 a 0,3 -0,6 a -0,1 -0,6 a 2 -0,4 a 0,3 -0,2 a 0,2
QRS V6 (mV)
Q 0 a 0,2 0 a 0,3 0 a 0,4 0 a 0,3 0 a 0,2
R 0,1 a 1,2 0,1 a 1,7 0,3 a 2,0 0,5 a 2,2 0,6 a 2,2 0,8 a 2,5 0,8 a 2,4 0,5 a 1,8
S 0 a 0,9 0 a 0,7 0 a 0,6 0 a 0,4 0 a 0,2

Altre anomalie non patologiche dell’ECG dei bambini

Nell’elettrocardiogramma dei bambini è comune trovare anomalie che sono considerate non patologiche.

Aritmia sinusale: variazione della frequenza cardiaca (intervali P-P) con la respirazione. La presenza di aritmia sinusale è frequente nei bambini, adolescenti e giovani adulti, senza che questo significhi alterazione.

Pacemaker atriale migrante: alternanza di onde P sinusali con onde P ectopiche, ossia, onde P di diversa morfologia nella stessa derivazione. L’intervallo PR può anche essere variabile se il focus ectopico si trova nella regione inferiore degli atri. La sua causa principale è un aumento del tono vagale. Non rappresenta la patologia e di solito non richiede un trattamento.

Extrasistole sopraventricolari: Presenza di complessi QRS prematuri che possono essere preceduti da un’onda P non sinusale (origine atriale) o meno (origine nel nodo AV). Non hanno alcun significato patologico, sebbene possano causare sintomi.

Morfologia RSR’ in V1: la morfologia di blocco di branca destra incompleto è frequente nei bambini e nei giovani senza cardiopatia. Sebbene sia accompagnato da un soffio al cuore, dovrebbe essere escluso un difetto del setto atriale.

Blocco atrioventricolare di primo grado: si può osservare in bambini con aumento del tono vagale (non patologico) (vedi blocchi atrioventricolari).

Ripolarizzazione precoce: elevazione del tratto ST con slargamento o incisura del punto J o presenza di onda J. È comune negli adolescenti e nei giovani atleti. Non ha alcun significato patologico, sebbene in alcuni studi sia stato associato al rischio di aritmie ventricolari (vedi ripolarizzazione precoce).